L'aeroporto è stato costruito nel 1959 ma è dal 2001 che la struttura ha assunto la sua forma attuale, con la creazione di un terminal passeggeri che è in grado di accogliere il traffico internazionale che quotidianamente transita per l'aeroporto.
La struttura che lo ospita è un'avveniristica costruzione di vetro e acciaio, concepita per sfruttare la luce naturale, particolarmente suggestiva in quella parte del Brasile. Dal marzo 2015, poi, la struttura aeroportuale ha subito un'ulteriore modifica con la nascita del Betlemme Business Center che prevede una serie di servizi quali ad esempio sale congressi, un albergo, una galleria commerciale, il tutto nell'ottica di rendere la permanenza dei viaggiatori un'esperienza piacevole, anche durante le attese dei propri voli. In aeroporto, infatti, è possibile trovare negozi, ristoranti, un centro beauty per pause rilassanti e tanto altro ancora.
Noleggia un’auto e visita la città di Belèm
L'Aeroporto Internazionale de Belém, inoltre, si trova in un'invidiabile posizione al centro di un crocevia di interessanti luoghi turistici e culturali. Per esplorare i dintorni può essere una buona idea quella di noleggiare un’auto direttamente all'interno dell'aeroporto e partire all'avventura nel cuore del Brasile. In particolare, il centro cittadino di Belém dista solo 10 km ed è raggiungibile in meno di 30 minuti di auto. Una volta arrivati, potrete scoprire il volto del vero Brasile, nel cuore dell'Amazzonia.
Il suo soprannome - Cidade das Mangueiras - dà l'indicazione più importante sul suo elemento distintivo: il mango. Ma Belém è anche la città del cacao e del tabacco: nel suo attivo mercato locale, vero e proprio porto d'accesso commerciale ai territori amazzonici, si possono trovare le migliori qualità anche di arancio, riso e miglio.
Imperdibile una visita lungo il Rio delle Amazzoni sul cui letto sorge la città. Fra le principali attrazioni turistiche ci sono la Basilica di Nostra Signora di Nazareth, il Teatro della Pace, il Giardino Botanico conosciuto anche con il nome di Bosco Rodrigues Alves.